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Sprzężenie zwrotne
Przekaż informację zwrotnąBuon ristorante a due passi dal castello. Spazio all’aperto piacevole. Il personale è gentile e disponibile. I piatti sono veri ed abbondanti. Ottimi antipasti, pasta e secondi preparati con prodotti locali. Consigliato prenotare i festivi.
Per un pranzo e una passeggiata in famiglia Adiacente all 'ingresso del castello (visitabile con guida), si parcheggia l 'auto fuori dal paese (tanti parcheggi) e con una breve e piacevole passeggiata attraverso il borgo si raggiunge il locale; che è semplice come nelle migliori tradizioni popolari, ben tenuto e pulito. Tutto il personale è gentile e disponibile. Da assaggiare il loro prosciutto di maiale nero: una delizia assoluta! il cibo è buono e porzioni generose. Consiglio tutto, in particolare il loro pollo con 'ricetta segreta ': letteralmente divorato da mio figlio.
Ristorante posto all'entrata/biglietteria del castello Caetani. Dai tavoli posti sulla strada di pietre si gode di una brezza collinare molto apprezzata in questi giorni di afa. Le pietanze del menù sono eseguite con prodotti artigianali e ricette familiari tramandate da padre in figlio. Servizio attento e cortese dal proprietario ai camerieri. Dedicato a chi ama il tartufo ma anche i sapori dell'orto e della carne autoctona (bufalina). Antipasto del castello abbondante e variegato. Tagliolini e strozzapreti al tartufo. Di secondo pollo alla Lucrezia Borgia e bufalina al coccio davvero particolari e squisiti. Contorno di cicoria ripassata. Per gli amanti delle visciole qui si trova una marmellata eccelsa ancora fatta in casa. Caffè acqua e vino il tutto a prezzi più che convenienti. Complimenti. Consigliatissimo!!
Personale molto educato e cibo davvero ottimo. Una sosta quasi obbligatoria quando si va a Sermoneta. I prezzi sono nella norma. Nelle foto l'antipasto, strozzapreti alla sermonetana, tagliolini al tartufo nero e tagliolini ai funghi porcini. Ristorante super consigliato.
Ottimo ristorante di cucina locale. Deliziosi i tagliolini al tartufo e il pollo alla Lucrezia Borgia.